Fisiognomica

Lettura della mano: impariamo a decifrare il libro della nostra vita

Esiste una relazione precisa fra la struttura delle nostre mani e il nostro carattere? Per gli esperti di lettura della mano la risposta è sicuramente affermativa. Ma niente paura: non dobbiamo armarci di turbante e sfera di cristallo. Per interpretare i segni che provengono dalle nostre mani è sufficiente dare attenzione ai loro tratti caratteristici.

A partire dal 1600 la chiromanzia divenne materia di insegnamento universitario. Oggi che questa disciplina fa parte a pieno titolo della nostra cultura possiamo dire che nella sua forma-base rivela l’indole e la personalità, perché rispecchia le tendenze interiori di ciascuno.

Ma come leggere la mano? Una seria interpretazione deve tenere conto di tutti gli elementi che costituiscono le mani; il tipo al quale appartiene, la forma delle dita e delle unghie, il colore della pelle e tanti altri segni particolari che via via analizzeremo.

In questa nuovissima rubrica ci soffermeremo poco a poco su quello che serve per leggere la mano e decifrarne tutti i segni, linee e monti compresi. Prima di ogni cosa, però dobbiamo sapere che gli elementi- base per un primo approccio alla conoscenza della mano sono la struttura, la temperatura, il colore della pelle.

1. Lettura della mano: la struttura

Esaminiamo il primo degli elementi basilari che abbiamo elencato, ossia la struttura delle mani.

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È definita mano forte quella in cui il rapporto fra ossa e muscoli è bene equilibrato. Essa dà un’impressione di forza e fiducia. Di solito indica una natura vivace, attiva, in cui il coraggio si bilancia con la forza di volontà.

Nella mano dura, invece, prevale la struttura ossea; appartiene a persone energiche che rivelano temperamento chiuso e mentalità rigida.

La mano spugnosa è quella carnosa tipica delle persone che stentano a prendere una decisione e sono facilmente influenzabili; tuttavia, può indicare intuito e capacità di adattarsi alla realtà.

La mano morbida, infine, presenta un’ossatura leggera e indica nature sensibili e bisognose di appoggio.

2. Mani calde e mani fredde: cosa dice la temperatura?

Anche la temperatura è importante al fine della conoscenza della mano. Una mano calda e asciutta indica temperamento focoso, e, talvolta, collerico; la mano calda e umida denota temperamento sanguigno.

E avere le mani sempre fredde? Ebbene, la mano fredda e asciutta e la mano fredda e umida sono spesso indice di incertezza o di apatia. Mani fredde e sudate denotano inoltre una forte emotività che difficilmente si riesce ad esternare. Non sarà forse un segno distintivo per riconoscere uno psicopatico, ma quasi certamente rivela una personalità insicura o instabile.

3. Il colore delle mani

Il terzo elemento-base da considerare per leggere la mano è il colore. Un colore rosato nelle mani denota intraprendenza ed equilibrio. Un colorito rosso indica quasi sempre irruenza.

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Una mano pallida, infine corrisponde generalmente a spiccata sensibilità. Se tuttavia l’impressione visiva arriva al bianco, siamo in presenza di una persona distaccata e calcolatrice.

L’ultimo elemento-base della lettura della mano è quello della villosità e riguarda solo gli uomini. Una mano decisamente villosa indica personalità forte e predisposta al comando; priva di peluria denota sensibilità.

Lettura della mano: i 7 tipi di mani

Arriviamo alle caratteristiche che solitamente coesistono nelle persone e che danno luogo a vari tipi di mano. Tradizionalmente ne distinguamo 7- Eccoli:

lettura della mano

1. Mano quadrata: il palmo e le dita sono piuttosto squadrati e grossi. Denota una natura concreta, pratica, non raffinata né adattabile.

2. Mano a spatola: Ha la forma simile ad una spatola, con dita dritte. Rivela una natura forte ed energica e anche piuttosto ambiziosa, con interessi prevalentemente pratici.

3. Artistica: mano lunga con dita agili e sottili. Denota una natura creativa, dotata di sensibilità e fantasia, meno portata all’analisi razionale.

4. Elementare: mano tozza e grossa, con dita corte. È caratteristica di una natura grossolana e materiale, di una mente piuttosto lenta.

5. Psichica: è una mano particolarmente affusolata e aggraziata. È tipica di di una natura contemplativa, idealista, lontana dalla realtà.

6. Filosofica: mano larga, con giunture delle dita piuttosto evidenti. È caratteristica di una natura introversa e riflessiva e logica, ma poco fantasiosa.

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7. Mano mista: è tutto sommato quella più comune, in quanto difficilmente una mano può essere identificata con esattezza da una sola tipologia. Essa riflette infatti la maggioranza degli individui che presentano appunto le caratteristiche comuni a due o più tipi. In questo caso, la lettura della mano richiederà l’analisi delle tipologie di base che si fondono nella struttura mista.

E tu che mano hai? Condividi la tua opinione nei commenti!

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