News e Società

Uomini e Donne: morte di Antonello Zara, il padre chiede giustizia

Ricordiamo il lontano 2004, quando uno dei primi tronisti, Antonello Zara, sedeva per la prima volta su quel trono. Possiamo dire con certezza che quelli erano gli anni d’oro della trasmissione Uomini e Donne di Maria De Filippi; durante le registrazioni del programma il tronista aveva appena 27 anni.

Antonello veniva soprannominato il tronista gentiluomo, proprio per il suo modo di fare garbato, elegante e sincero; al termine del suo trono fece la scelta più amata del programma. Difatti uscì in compagnia della bellissima Valentina Gioia; la loro storia durò per un po’, per poi terminare per varie incomprensioni che i due non erano riusciti a chiarire.

Morte di Antonello Zara, il padre chiede giustizia

Ma non ricordiamo Antonello Zara soltanto per il suo trono; purtroppo i ricordi che ci legano a lui sono altri e sicuramente non piacevoli. Nell’agosto del 2009 l’ex tronista è morto in seguito ad un gravissimo incideente.

La ricostruzione della dinamica di quel fatto orribile fu inizialmente carica di dubbi, finché non venne fuori la verità; Antonello Zara era in sella alla sua moto, quando fu travolto da un automobilista, all’epoca 22enne, che guidava contromano a folle velocità. Il ragazzo cercò di evitare Antonello, ma la sua auto sbandò, colpendo in maniera traumatica l’ex tronista.

NON PERDERTI  Questa estate andremo al mare: ecco cosa dovremo aspettarci

Il padre di Antonello Zara, oggi, dopo 10 anni, ancora non riesce a darsi pace. L’assassino del figlio, all’epoca, se la cavò con una multa di appena 200 euro e fu condannato ad un anno di reclusione con pena sospesa.

Valter Zara, il padre del ragazzo, intervistato da Studio Aperto si è dichiarato convinto che quello non è assolutamente un “incidente”. Tamponare può esserlo, ma non prestare soccorso è omicidio. Il padre è ancor oggi convinto che se il conducente avesse chiamato i soccorsi, oggi Antonello probabilmente avrebbe avuto problemi motori, ma sicuramente sarebbe vivo, al suo fianco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *