Casa e dintorni

La musica a tavola: crea l’atmosfera giusta

Hai mai pensato alla musica da scegliere per creare l’atmosfera di una cena romantica? E per una rimpatriata tra amici di vecchia data? Rendere felici i propri ospiti significa non solo preparare deliziose pietanze ma anche e soprattutto creare l’atmosfera più accogliente per rendere unico il tempo trascorso insieme.

E’ fondamentale creare gli accostamenti più adatti, abbinare il gusto di ogni portata, scegliere il vino, presentare piatti belli anche visivamente. Allora tutto quello che fa da contorno al pasto, dai colori della tavola alla presentazione grafica della singola portata, diventa una meravigliosa cornice che risalta la gioia dello stare insieme.

Tra gli accostamenti ai quali dare il massimo risalto, quello che lega il cibo alla musica è uno dei più significativi. Curare l’atmosfera sonora rappresenta quel tocco di grazia ed eleganza che può fare la differenza e rendere l’incontro esattamente come lo si desidera.

Armonizzare toni e volumi 

Se l’atmosfera è importante, è altrettanto importante non esagerare con il volume. Per diventare un piacevole contorno, la musica deve risultare un armonioso accompagnamento, senza mai imporsi. Per capire qual è il limite basta osservare il tono dei commensali, che non dovranno alzare la voce per conversare.

Cibo e atmosfera: quale scegliere?

Chiaramente ciascuno ha le sue preferenze in materia di sonorità musicali. Sarebbe però un errore pensare che un solo suono esalti tutti i sapori: con l’aspro vanno bene gli acuti, il dolce richiede suoni ricchi e meno spigolosi.

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L’amaro si accompagna a toni profondi, mentre l’abbinamento con il salato è il più complicato. Inoltre ci sono generi musicali e melodie che si sposano meglio con alcuni sapori e che stimolano effetti diversi secondo gli accostamenti.

Charles Spence, docente di psicologia sperimentale all’Università di Oxford, studiando il rapporto inconscio tra musica e cibo, ne ha individuati alcuni. Secondo le ricerche di Spence, il suono giusto accresce il piacere di mangiare certi alimenti e ne rafforza la percezione.

Alcuni esempi

Studiando 700 volontari è risultato che “Nessun dorma” e in generale la lirica e la classica, sono il complemento ideale per spaghetti e ogni genere di pasta. Invece, brani rock come “Dancing in the dark” di Bruce Springsteen vanno abbinati al cibo piccante e speziato, che durante l’ascolto è risultato più saporito. La musica pop, ancora, è ottimale per gustare piatti thailandesi e cinesi, e il sushi è perfetto con sottofondo jazz.

Non resta allora che sperimentare, avendo sempre bene in mente l’obiettivo che ci spinge a ricercare il dettaglio. Come desideriamo che i nostri ospiti ricordino questa occasione?

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